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Agenzia del Demanio

COMMITTENTE

2024

ANNO

Concorso di progettazione di II° grado
Progettazione di Fattibilità Tecnico-Economica

PRESTAZIONE EFFETTUATA

174.854.040,00

IMPORTO DELL'OPERA

SAB architettura ed ingegneria integrata S.r.l. (capogruppo)
MT Studio S.r.l., ICIS S.r.l.
Arch. Marco Odargi

SOGGETTO INCARICATO

La realizzazione del Parco della Giustizia nell’area ex STA.VE.CO nasce con il duplice obiettivo di creare una “Cittadella della Giustizia” con accorpamenti dei Tribunali in un unico luogo e di restituire alla città di Bologna un grande Parco urbano e uno spazio pubblico di qualità, dove i cittadini possano trovare luoghi di socialità e di condivisione. Il progetto è anche una grande opportunità per collegare la città storica alla collina e trasformare il cluster chiuso della cittadella militare in una nuova centralità urbana. Raccogliendo la sfida posta dal bando si è ridisegnato completamento lo spazio pubblico e il Parco, elaborando strategie di riconnessione urbana e soluzioni architettoniche che contemperano istanze di innovazione e conservazione degli edifici esistenti. Dal punto di vista funzionale e organizzativo il progetto tiene conto di due profili di utenza diversi: il Parco urbano, spazio pubblico dei cittadini bolognesi, e la Città Giudiziaria con tutto il suo complesso layout di flussi separati. L’area adibita a parco è una propaggine di colline bolognesi che arrivano ai margini della città, conservando l’identità paesaggistica del bosco, ma al contempo arricchendola di occasioni, possibilità e sorprese. Sono state progettate piccole aree di sosta raccolte, spazi per attività ludiche, percorsi tra gli alberi, pergolati e padiglioni temporanei, nonché dispositivi tecnologici che consentono una interazione multimediale e creano uno storytelling sui temi più attuali della Giustizia e della democrazia. Il progetto architettonico prevede il recupero dei manufatti esistenti e la realizzazione di 4 nuovi edifici previa demolizione di manufatti non vincolati. I nuovi edifici si inseriscono nel tessuto compatto degli edifici esistenti in maniera discreta, con il tetto giardino e le facciate vetrate, schermate da brise soler per il filtraggio della luce. Anche per gli edifici esistenti si è prevista la rifunzionalizzazione e risemantizzazione attraverso innesti significativi. Gli elementi connettivi di collegamento diventano gallerie vetrate, serre bioclimatiche e spazi vegetati, secondo i principi della biofilia, prefigurando ambienti confortevoli e piacevoli. In particolare, per il grande edificio compatto del tribunale civile e penale l’organizzazione spaziale ne rispetta la morfologia, prevedendo gallerie con tetto vetrato e filtraggio della luce dall’alto, per la distribuzione agli spazi chiusi delle aule. Sono spazi percettivamente articolati, che sfruttano talora la doppia altezza creatasi al di sopra degli uffici per ricavare affacci significativi.

Recupero a "Nuovo Parco della Giustizia" dell'Ex Stabilimento Militare STA.VE.CO di Bologna

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