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Comune di Carbonia
COMMITTENTE
2024
ANNO
Progetto definitivo/esecutivo, modellazione BIM LOD D, Coordinamento sicurezza in fase di progettazione
PRESTAZIONE EFFETTUATA
8.600.000 €
IMPORTO DELL'OPERA
SAB architettura ed ingegneria integrata S.r.l. (capogruppo), Dolmen S.r.l., M Design S.r.l.s.
SOGGETTO INCARICATO
L’intervento si caratterizza per il recupero dell’Ex Centrale Termoelettrica di Serbariu, uno dei 25 fabbricati costruiti al servizio dell’omonima miniera, coltivata a ridosso della città di fondazione di Carbonia, inaugurata dal regime fascista nel 1938. Il progetto opera nell’ambito del riuso di uno dei manufatti di archeologia industriale maggiormente identitari per la cittadinanza, all’interno del parco minerario interessato anche esso dalle attività di recupero.
Il manufatto è suddiviso in quattro grandi macroaree, che testimoniano le differenti modalità di funzionamento e necessità della ex centrale elettrica. A nord si distingue la zona dedicata allo stoccaggio del carbone necessario ad alimentare la centrale elettrica ed i macchinari della miniera, caratterizzata dalla grande tramoggia. Il grande vano centrale con forma a T ospitava i compressori che convertivano il calore generato dalla combustione del carbone in energia elettrica. I compressori erano adagiati su ampi basamenti in calcestruzzo armato e per rendere la loro manutenzione e distribuzione degli impianti necessari alla loro attivazione più semplice possibile, il piano di calpestio risulta essere sollevato rispetto all’area di sedime.
I due blocchi a pianta rettangolare che chiudono il fabbricato a sud avevano il compito di accogliere i macchinari destinati alla trasformazione e alla distribuzione dell’energia elettrica. Essi sono articolati su più livelli e chiusi superiormente da un tetto piano.
Svuotati della funzione produttiva, i grandi spazi interni possono essere ripensati a partire dal valore spaziale dei volumi, della luce naturale e delle proporzioni semplici finalizzate ora al nuovo utilizzo museale, recuperando e ampliando la grammatica industriale che viene applicata ai nuovi elementi funzionali, veri e propri innesti contemporanei che dialogano con la preesistenza.
La proposta progettuale integra uno spazio espositivo polivalente destinato a manifestazioni culturali e mostre, mettendo a sistema gli spazi altamente caratterizzati dell’ex centrale, realizzati in uno dei momenti più significativi della cultura costruttiva razionalista.
L’intervento si articola in maniera organica attorno ad una corte alberata, caratterizzata dalla marcata verticalità e dalla maglia strutturale che richiama la chiara sintassi industriale attraverso gli elementi di serialità costituiti dalle grandi capriate in cemento.
La navata centrale viene caratterizzata da nuovi elementi di partizione in materiale traslucido che ne enfatizzano la verticalità, grazie alle americane metalliche calandrate è possibile la gestione dell’illuminazione degli spazi espositivi.
Il Corpo “Combustione e trasformazione vapore” assume una rinnovata configurazione di progetto, ponendosi come una cerniera tra la nuova dorsale che lega i manufatti del parco minerario e il museo oggetto di intervento. L’ingresso del manufatto si articola come un podio espositivo, invitando alla visita tramite un sistema monolitico in cemento gettato in opera che riprende la fascia basamentale in trachite rossa, reinterpretando in chiave contemporanea le forme organiche dei conci ad opera poligonale e le più arcaiche forme che hanno caratterizzato questo territorio.
Museo del '900 a Carbonia
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